05.01 Ethereum e smart contracts.
Ethereum ha esteso l’uso della Blockchain oltre le transazioni finanziarie, introducendo i “software senza intermediari” e gli smart contract. Creato nel 2015 da Vitalik Buterin, ha reso possibili applicazioni decentralizzate, DeFi e NFT.
Ethereum ha rivoluzionato le potenzialità della Blockchain, estendendo il suo ambito d'azione ben oltre le semplici transazioni finanziarie. Se Bitcoin ha democratizzato la moneta, eliminando la necessità di istituzioni bancarie, Ethereum ha portato questa decentralizzazione a un nuovo livello, introducendo "software senza intermediari". Questo rappresenta un passo significativo verso una futura architettura digitale più decentralizzata e autonoma.
Il progetto Ethereum ha avuto origine nel 2013, grazie all'intuizione del programmatore russo-canadese Vitalik Buterin. Dapprima affascinato e successivamente frustrato dalle limitazioni funzionali e di scripting di Bitcoin, Buterin decise di sviluppare una Blockchain più flessibile, in grado di ospitare qualsiasi tipo di applicazione decentralizzata (dApp). Attraverso una delle prime Initial Coin Offerings (ICO) di successo, (vedi prossime pagine) il progetto raccolse oltre 18 milioni di dollari e, il 30 luglio 2015, la rete Ethereum fu finalmente lanciata.
La componente innovativa di Ethereum risiede negli smart contract, veri e propri software autonomi che operano sulla Blockchain e si attivano automaticamente quando determinate condizioni vengono soddisfatte. Scritti prevalentemente nel linguaggio di programmazione Solidity, questi smart contract sono eseguiti dalla Ethereum Virtual Machine (EVM), un ambiente virtuale che garantisce la loro esecuzione indipendente e sicura.