05.05 Come (non) investo in altcoin.
All’inizio del mio viaggio nelle criptovalute, l’entusiasmo per bitcoin e altcoin mi ha spinto a diversificare. Tuttavia, ho scoperto che molte altcoin mancano di robustezza. Ho quindi consolidato la mia strategia su bitcoin, convinto del suo potenziale come riserva di valore.
All’inizio del viaggio per diventare un Investitore Meraviglioso, l'ingresso nel mondo delle criptovalute mi ha generato un'ondata di curiosità, un misto di entusiasmo e cautela.
Per me, è stato come mettere piede in una nuova galassia, dominata dal pianeta bitcoin e circondata da una miriade di satelliti chiamati altcoin. Queste monete digitali secondarie promettevano illusoriamente una straordinaria opportunità di guadagno e la possibilità di attuare una diversificazione dalle infinite possibilità.
Una ventina di queste monete digitali mi hanno tentato con promesse grandiose: soluzioni innovative alla scalabilità, transazioni più veloci e una mancanza di centralizzazione che sembrava affascinante. Sempre guidato dall'ideale della diversificazione, ho pensato che tra più di diecimila monete digitali esistenti, alcune avrebbero potuto effettivamente nascondere un potenziale straordinario.
Tuttavia, la realtà si è rivelata differente. Ho scoperto che la maggior parte delle altcoin manca della robustezza e della resilienza che contraddistinguono Bitcoin. Alcuni progetti si sono rivelati essere castelli di carte, costruiti su ipotesi speculative piuttosto che su casi d'uso concreti. Altri erano fragili a causa della loro governance centralizzata, che li rendeva particolarmente vulnerabili a vari tipi di attacchi. E, alcune monete sono completamente svanite, portando con loro investimenti e fiducia.