Azioni.
Molti credono che investire in azioni significhi fare trading frenetico, ma la mia strategia punta alla conservazione del capitale e alla crescita a lungo termine. Acquistare azioni significa diventare socio di un’azienda, beneficiando di dividendi e potenziale apprezzamento del capitale.
Dall'inizio della mia avventura come Investitore Meraviglioso, ho sentito dozzine di volte la frase: “Investire in azioni è una scommessa persa”. Molte persone credono erroneamente che io trascorra la maggior parte del mio tempo davanti a un computer, impegnato in un frenetico e compulsivo trading di azioni.
In realtà, come per la maggior parte dei miei investimenti, questi sono calibrati per un approccio di conservazione del capitale e crescita a lungo termine, cosa che mi consente di stare non più di venti minuti al giorno davanti a un monitor, oltretutto, in qualsiasi parte del mondo io mi trovo.
Detenere un'azione significa diventare uno dei numerosi partecipanti al capitale necessario per lo sviluppo dell'impresa. Le società emettono azioni per raccogliere fondi che possono essere utilizzati per una vasta gamma di obiettivi, dalla crescita a l'espansione aziendale, allo sviluppo di nuovi prodotti o al rimborso di debiti in sospeso. In cambio, gli azionisti possono godere di dividendi, cioè una porzione degli utili aziendali e possono anche trarre vantaggio dalla valorizzazione del proprio investimento nel tempo grazie all’apprezzamento del capitale.
Le azioni si dividono in diverse categorie, ognuna con le proprie specificità. Le azioni ordinarie, ad esempio, permettono all'azionista di avere un voto nelle assemblee e nelle decisioni aziendali. Queste azioni spesso pagano dividendi, anche se in misura variabile.