Bitcoin è stato dichiarato morto 477 volte. Eppur vive!
Negli ultimi quindici anni, bitcoin ha resistito a una serie infinita di critiche e previsioni di morte. Giganti della finanza come Warren Buffett, Jamie Dimon (CEO di JPMorgan), e Nouriel Roubini non hanno lesinato sentenze di condanna, spesso con toni sarcastici e definitivi. Eppure, contro ogni aspettativa, bitcoin continua a prosperare, dimostrando una resilienza che pochi asset nella storia possono vantare.
Il sito Bitcoin Obituaries raccoglie meticolosamente tutte le previsioni di morte su Bitcoin fatte da esperti, analisti e figure pubbliche. Secondo il sito, Bitcoin è stato dichiarato “defunto” ben 477 volte, la prima il 15 ottobre 2010, quando il suo valore era di appena 0,11 dollari. Facendo due conti, con soli 11 dollari all’epoca si sarebbero acquistati 100 Bitcoin, che oggi valgono una cifra astronomica.
Nonostante questo, autorevoli figure del mondo economico continuano a essere scettiche. Warren Buffett ha sentenziato la fine di Bitcoin otto volte, definendolo “veleno per topi al quadrato”. Jamie Dimon, che in passato ha liquidato Bitcoin come una “truffa”, ha contribuito con sette necrologi. Altri economisti di spicco, come Peter Schiff e Nouriel Roubini, hanno rincarato la dose: Schiff, noto esperto di investimenti in oro, lo ha fatto ben 15 volte, diventando un vero “becchino seriale” agli occhi della community di Bitcoin.
Nonostante questi attacchi, Bitcoin ha dimostrato una resistenza unica, affermandosi come uno degli asset più performanti del XXI secolo. La sua crescente adozione da parte di investitori istituzionali, governi e aziende è una prova tangibile della sua solidità.
Ma perché così tante persone si ostinano a predire la sua fine? La risposta potrebbe risiedere nell’innovazione e nel cambiamento che Bitcoin rappresenta. Minaccia i sistemi tradizionali di potere finanziario, sfidando i paradigmi consolidati. Per alcuni, ciò lo rende una rivoluzione; per altri, una minaccia.
E mentre nuovi “necrologi” continuano ad accumularsi, Bitcoin prosegue per la sua strada, dimostrando che i funerali prematuri, come ci insegna la storia, possono essere una celebrazione anticipata di un successo senza precedenti.
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Cristian Fresolone
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