David Choe: l’artista che ha trasformato un murale in una fortuna da 200 milioni di dollari.
La storia di David Choe è un esempio emblematico di come una decisione finanziaria possa trasformare la vita di un artista. Nato a Los Angeles nel 1976 da genitori coreani, Choe ha sviluppato fin da giovane una passione per l’arte urbana, specializzandosi in graffiti e murales caratterizzati da uno stile grezzo e provocatorio.
Nel 2005, quando Facebook era ancora una startup emergente, Sean Parker, allora presidente dell’azienda, notò il talento di Choe e lo invitò a dipingere alcuni murales negli uffici di Palo Alto, California. Nonostante lo scetticismo iniziale sul modello di business di Facebook, che considerava “ridicolo e senza senso”, Choe accettò l’incarico.
Nel 2007, Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, chiese a Choe di realizzare nuovi murales per la sede dell’azienda. Per questo lavoro, a Choe fu offerta una scelta: un pagamento in contanti di circa 60.000 dollari o una quota dello 0,25% in azioni della società. Nonostante le sue riserve, Choe optò per le azioni.
Quando Facebook si quotò in borsa nel 2012, la scelta di Choe si rivelò estremamente vantaggiosa. Le sue azioni, inizialmente valutate modestamente, raggiunsero un valore stimato di circa 200 milioni di dollari. Questa decisione trasformò Choe in uno degli artisti più ricchi al mondo, con una lungimiranza smisurata.
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