Mercato immobiliare USA: tassi in calo e vendite in ripresa.
Dopo una stagione estiva piuttosto debole, ottobre ha visto un’inversione di tendenza nel mercato immobiliare statunitense, con un incremento delle vendite di case esistenti. Secondo la National Association of Realtors (NAR), le vendite sono cresciute del 3,4% rispetto a settembre, raggiungendo un ritmo annualizzato destagionalizzato di 3,96 milioni di unità. Rispetto a ottobre dello scorso anno, l’aumento è stato del 2,9%, segnando il primo rialzo su base annua in oltre tre anni.
Un Mercato in Evoluzione
Questo miglioramento riflette in gran parte i contratti firmati tra agosto e settembre, periodo in cui i tassi sui mutui a 30 anni, tradizionalmente preferiti dagli acquirenti, sono calati. Dopo aver iniziato agosto al 6,6%, i tassi sono scesi fino al 6,11% a metà settembre.
Scarsa Offerta e Prezzi in Salita
Nonostante l’aumento del numero di case sul mercato – 1,37 milioni di unità disponibili a fine ottobre, il 19,1% in più rispetto a ottobre 2023 – l’offerta resta limitata. Con una disponibilità pari a 4,2 mesi di vendite al ritmo attuale, siamo ancora lontani da una situazione di equilibrio, che richiederebbe una fornitura di sei mesi.
Questa scarsità di offerta continua a spingere i prezzi verso l’alto. Il prezzo mediano di una casa venduta a ottobre è stato di 407.200 dollari, con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente. Il segmento di mercato più attivo è quello delle abitazioni di fascia alta, mentre le proprietà più economiche restano meno dinamiche.
Acquirenti e Mutui: Dinamiche in Cambiamento
La quota di acquirenti che acquistano in contanti è scesa al 27%, un leggero calo rispetto al 29% di ottobre 2023, probabilmente influenzata dai tassi ipotecari più bassi durante il periodo di riferimento. Tuttavia, i mutui sono tornati a salire, con tassi attualmente al 7,05% per i prestiti a 30 anni.
Gli acquirenti della prima casa rappresentano ancora una fetta molto ridotta del mercato: solo il 27% delle vendite, un dato in diminuzione rispetto al 28% dell’anno scorso e ben al di sotto della media storica del 40%.
La domanda ora è se questa ripresa sarà temporanea o se rappresenterà l’inizio di una fase di crescita più stabile per il mercato immobiliare.
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Cristian Fresolone
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