Oro, scoperto un maxi giacimento in Cina
Recentemente, è stato scoperto un enorme giacimento d'oro nella provincia cinese dello Hunan, precisamente nella contea di Lengshuijiang. Questa scoperta, annunciata il [inserire data precisa se nota], rappresenta uno dei ritrovamenti più significativi degli ultimi anni nel settore minerario. Secondo le prime stime, il giacimento contiene oltre 1.000 tonnellate di oro, con un valore complessivo stimato di circa 83 miliardi di dollari. Le caratteristiche del giacimento lo rendono particolarmente rilevante: la qualità del minerale è considerata eccezionalmente alta, e la posizione geografica favorisce l’estrazione grazie a infrastrutture già presenti nell'area. Inoltre, gli esperti ritengono che il sito possa essere sfruttato per decenni, contribuendo in modo significativo alla produzione mondiale di oro.
Questo ritrovamento ha riacceso il dibattito sulla scarsità dell'oro. Nonostante sia considerato un bene limitato, nuove scoperte come questa dimostrano che la sua offerta non è completamente prevedibile. Ogni anno, le attività di esplorazione e sviluppo possono aggiungere quantità significative alle riserve globali, riducendo potenzialmente la percezione di scarsità che ha storicamente contribuito al suo valore.
Scarsità dell'oro paragonata a quella di bitcoin
Al contrario, bitcoin presenta una scarsità intrinseca e programmata, che lo differenzia nettamente dai metalli preziosi come l'oro. La sua offerta è fissata dal protocollo a un massimo di 21 milioni di unità, un limite immutabile che non può essere superato. Questa caratteristica rende bitcoin un asset unico nel panorama degli investimenti.
Un aspetto particolarmente interessante di bitcoin è stato analizzato da PlanB, noto utente su Twitter con il nickname @100trillionUSD. PlanB ha sviluppato un modello chiamato Stock-to-Flow (S2F), utilizzato per valutare il valore degli asset basandosi sulla loro scarsità. Il modello misura il rapporto tra lo stock totale disponibile di un bene e il suo tasso di produzione annuale. Per l'oro, il rapporto S2F è relativamente alto, ma può essere influenzato da scoperte come quella del giacimento nello Hunan. Per bitcoin, invece, il tasso di produzione è rigidamente controllato e si riduce ulteriormente ogni quattro anni con il cosiddetto halving, un evento programmato che dimezza le nuove monete create.
Qui trovi la spiegazione del modello di PlanB:
Questo rende bitcoin un asset sempre più scarso nel tempo, con un rapporto S2F che cresce progressivamente. Secondo il modello di PlanB, questa crescente scarsità potrebbe riflettersi in un aumento del valore di bitcoin, in linea con le dinamiche osservate in altri beni considerati rari.
Il paragone tra oro e bitcoin, quindi, mette in evidenza due filosofie di scarsità molto diverse. Da un lato, l'oro è un bene fisico il cui stock può essere incrementato con nuove scoperte o tecnologie di estrazione avanzate. Dall'altro, bitcoin è un asset digitale con una scarsità assoluta e immutabile, definita dal suo codice. Questa distinzione è fondamentale per gli investitori che desiderano diversificare il proprio portafoglio basandosi su asset con caratteristiche di scarsità differenti.
La scoperta del giacimento nello Hunan ci ricorda che, nonostante la sua storica reputazione di bene raro, l'oro è soggetto a dinamiche di mercato e innovazioni tecnologiche che ne influenzano l'offerta. bitcoin, invece, offre un'alternativa con una scarsità programmata e trasparente, rendendolo un asset particolarmente interessante per chi cerca stabilità nel lungo periodo in termini di previsione dell'offerta.
Jerome Powell: "Bitcoin è il nuovo oro digitale"
Proprio quando scrivo evo questo post, al DealBook Summit del New York Times, Jerome Powell, Presidente della Federal Reserve americana, ha condiviso un'opinione interessante su Bitcoin: lo ha definito il "nuovo oro digitale". Un paragone che fa riflettere, dato che molti già vedono questa criptovaluta come una riserva di valore piuttosto che una moneta per fare acquisti.
Powell ha spiegato che, al momento, Bitcoin non è né un metodo di pagamento quotidiano né un rivale del dollaro. In pratica, non lo vedrete usato per pagare il caffè al bar! Però, per chi investe, rappresenta una sorta di "rifugio sicuro" alternativo all'oro, specialmente in tempi di incertezza economica.
Questa riflessione arriva in un momento in cui le criptovalute sono sempre più sotto i riflettori dei regolatori, che cercano di capire come gestirle senza soffocare l'innovazione. Powell riconosce l'importanza di Bitcoin nel mondo della finanza moderna, ma invita a non considerarlo ancora come una soluzione per tutto.
Con questo paragone, Powell sembra suggerire che Bitcoin abbia trovato la sua strada, ma è una strada diversa da quella delle valute tradizionali. Forse è proprio questo il suo fascino!